Tipologia
- Fondo
Storia istituzionale/Biografia
- Maurizio Rava (Milano 31.1.1878 - Roma 22.1.1941). Dopo aver conseguito il diploma all’Accademia di belle arti romana, intraprese studi giuridici e coltivò interessi in campo artistico e letterario. Polticamente vicino a Luigi Federzoni, nel 1909 contribuì alla nascita della rivista Il Carroccio e a Firenze, nel 1910, partecipò al congresso fondativo dell'Associazione nazionalista italiana, della quale fu membro del direttorio nazionale fino al 1919. Allo scoppio della guerra italo-austriaca si arruolò volontario come ufficiale di complemento degli alpini e dal gennaio 1917 alla fine del conflitto diresse la Sezione cinematografica dell’esercito per la propaganda filmica e fotografica tra le truppe. Dal 1919 profuse il suo impegno nell'attività giornalistica, mostrando particolare interesse per il colonialismo (del resto manifestatosi ben prima dello scoppio del primo conflitto mondiale). Fu quindi tra i fondatori del fascio romano e occupò successivamente un ruolo di rilievo nel PNF, riuscendo a guadagnarsi la fiducia di Emilio De Bono, dal quale fu chiamato in Libia nell'agosto 1927 per ricoprire dapprima l'incarico di segretario generale, poi di vicegovernatore nonché di segretario federale dei fasci in Tripolitania. Dal luglio 1931 al marzo 1935 fu governatore della Somalia. Rientrato in Italia, venne cooptato nel Consiglio superiore coloniale del ministero delle Colonie e nel contempo riprese l'attività giornalistica, scrivendo per La Nuova antologia e per la rivista Cinema. Nel marzo 1939 fu promosso generale di brigata e allo scoppio del secondo conflitto mondiale partì volontario alla volta del fronte libico, dove fu ferito gravemente. Morì poco tempo dopo a Roma.
Storia archivistica
- Gli otto album fotografici che costituiscono il fondo furono donati nel marzo 1942 dalla vedova di Maurizio Rava, Vittoria Vella.