Giovanni Battista Pecorella
Tipologia Fondo / Raccolta
Data cronica
- 1915-1919
Tipologia
- Fondo
Contenuto
- L'archivio è costituito prevalentemente dalle lettere di Giovanni Battista Pecorella indirizzate ai famigliari nel periodo in cui prestò servizio nel R. Esercito italiano, tra il 1916 ed il 1919: si riferiscono cioè anzitutto (giugno-novembre 1916) all’addestramento militare e alla frequentazione dei corsi per aspirante ufficiale alla Scuola militare di Modena, poi al servizio prestato al fronte prima nel 42° reggimento, poi nel 252° reggimento di fanteria infine nel 55° reparto d’assalto fino al congedo. Molto lacunosa e costituita per lo più da cartoline è la parte di corrispondenza ricevuta.
La raccolta fotografica è costituita da tre album (formato cm 11 x 17, in cartoncino rilegato da corda serica marrone) contenenti immagini scattate in massima parte sul fronte delle Giudicarie tra il novembre 1916 e l’aprile 1917, ma anche sul Carso nel corso del 1917; sono presenti inoltre in fascicolo a parte alcuni foto ritratti e foto di gruppo di militari. Il fondo conserva infine due esemplari di “Fiamme nere”, numero unico stampato a cura degli ufficiali del 55° reparto d’assalto, contenenti un articolo di Giovanni Battista Pecorella.
Storia istituzionale/Biografia
- Giovanni Battista Pecorella nasce a Palermo il 12 dicembre 1897 da Corrado, insegnante, e da Rosaria Riccobono. Ottenuta la licenza liceale nel maggio 1916 si arruola nel regio Esercito italiano frequentando la Scuola militare di Modena. Una volta conseguito il grado di aspirante ufficiale nel novembre 1916 fu assegnato al 42° reggimento fanteria attestato sul fronte della valle del Chiese. Nell’aprile 1917 fu trasferito nel 252° reggimento fanteria col quale prese parte alle operazioni militari sul fronte dell’Isonzo e poi, dopo lo sfondamento austro-ungarico di Caporetto, del monte Grappa e del monte Asolone. Nell’estate del 1918 viene quindi assegnato al 55° reparto d’assalto raggiungendo il grado di tenente al termine del conflitto. Congedato nel 1920, consegue la laurea in lettere presso l’Università di Palermo nel marzo 1921. Dal 1925 al 1928 collabora come giornalista professionista col quotidiano “L’Ora”. È supplente di Lettere nel Ginnasio e poi nell’Istituto Tecnico di Palermo dal 1925 al 1928. Nel 1928 supera il concorso per le cattedre del Ginnasio superiore e cinque anni dopo per l’insegnamento di lettere italiane, latine e storia per i licei e gli istituti magistrali. Nel 1933 si trasferisce a Mondovì e poi a Parma dove, nominato preside nel 1937, assume la direzione di diversi istituti. Dal dicembre 1940 al settembre 1941 è provveditore reggente a Parma e dal 1948 al collocamento a riposo è preside del Liceo-Ginnasio “Lodovico Ariosto” di Reggio Emilia. Muore a Parma il 5 gennaio 1962.
Giovanni Battista Pecorella è autore di alcuni saggi e monografie di filologia latina e greca: “Notizia di un codice del “Moretum” esistente nella Biblioteca Palatina di Parma” (1947); “Sintassi latina per gli Istituti Medi Superiori” (Torino 1949); “Corso di esercizi sulla sintassi latina” (2 voll, Milano 1949); “Libertà creativa ed esigenze sintattiche nelle lingue classiche” (Reggio Emilia 1954); “I valori modali nelle lingue classiche” (Reggio Emilia 1954); “Considerazioni sul verso eroico e sulla struttura negli “Erga”” (Reggio Emilia 1957); “Dionisio Trace, τ έ χ ν η γ ρ α μ μ α τ ι κ ή, testo critico e commento a cura di G. B. Pecorella (Bologna 1962).
Storia archivistica
- Le carte di Giovanni Battista Pecorella sono state rinvenute dalla figlia Letizia, che le ha raccolte distinguendo le lettere dalle cartoline e dalle fotografie. Dopo la donazione al Museo Storico Italiano della guerra, il fondo è stato riordinato dal conservatore dell'archivio storico, nel 2014.