Umberto Casarin

Tipologia Fondo / Raccolta
Data cronica
[1932 - 1937]
[VUOTO]

Tipologia

Fondo

Contenuto

Il fondo strutturato materialmente in un album originario, un album frutto di un recente ricondizionamento conservativo, un quaderno e delle foto sciolte, è formato da un totale di 604 immagini in bianco e nero, relative all’esperienza di Umberto Casarin durante la sua presenza in Africa Orientale, in particolare in Somalia, tra il 1935 ed il 1936 e fino al congedo nel 1937. Parte delle immagini sono cartoline o fotografie (anche di piccolo formato) con titoli stampati, segno che probabilmente si trattava di fotografie riprodotte in serie.
- Album 421: è formato da 358 fotografie originariamente conservate in un album cartonato e 20 fotografie sciolte relative a ritratti di gruppi di soldati e militari o personali di Umberto Casarin, in Italia (es. a Udine alla caserma Piave nel marzo del 1935, dove fu richiamato; di passaggio a Foggia; o a Roma, quando fu congedato nel 1937) Le altre foto sono relative al periodo trascorso in Africa (in Somalia a Mogadiscio; in Etiopia ad Addis Abeba) e ritraggono Umberto Casarin, spesso in compagnia dei suoi commilitoni, con automezzi, autocarri, motociclette, su navi o su barche, in accampamenti militari, durante parate, riviste o cerimonie militari. Alcune di queste foto hanno carattere goliardico. Sono presenti anche immagini che ritraggono della popolazione locale africana, in gruppo o di singole persone: donne, uomini e bambini in momenti ed attività quotidiane (es. al mercato, durante processioni religiose o feste); alcune fotografie sono dedicate a scorci di città, edifici (es. Intendenza di finanza a Mogadiscio, depositi di mezzi, ecc.), chiese o monumenti e abitazioni rurali (tucul) in Africa. Nelle fotografie compaiono spesso mezzi militari o civili (autocarri, automobili, motociclette o autobus).
- Album 422: è composto da 78 fotografie  raccolte su un quaderno “Album per fotografie”, per la quasi totalità relative a ritratti della popolazione somala: donne, uomini, bambini sono ripresi singolarmente, in coppia o in gruppi, per lo più in posa, ma anche durante alcune attività quotidiane, feste o rituali. Le immagini di donne, rispecchiano spesso l’ideologia del tempo e pertanto posano anche semisvestite. Una parte di fotografie sembrano essere riprese da cartoline (in alcuni casi forse ritoccate o ridipinte). Le altre fotografie ritraggono gli abitanti somali nei loro costumi tipici e intenti in conversazioni, feste, fantasie o attività (fumatori di narghilè). In alcune fotografie è presente anche Umberto Casarin. Solo quattro foto di quest’album (n. 68, n. 71, n. 73, n. 78) riprendono militari o ufficiali italiani.
- Album 422bis: è composto da 168 fotografie raccolte ed inizialmente appartenenti al fondo Somalia, ricondotte ora correttamente al fondo di appartenenza. Le immagini rappresentano paesaggi somali (vedute di vegetazione, strade, villaggi, fiumi o montagne), autoveicoli o motoveicoli, tra cui anche mezzi pubblici (presumibilmente automezzi guidati da Casarin durante il servizio in Somalia), ritratti personali in uniforme o in abiti civili, da solo o con commilitoni, ritratti di abitanti somali individuali o di gruppo e foto con animali africani. Di alcuni scatti sono indicate le località, tra le quali si individuano Mogadiscio e Modun.

Unità di conservazione

Unità di conservazione
ALBUM
Numero / i
421-422-422bis

Storia istituzionale/Biografia

Casarin Umberto, figlio di Luigi e Besazza Rosa, nacque a Pasian di Prato (UD) il 15 settembre 1911. Richiamato alle armi nel 1935, prestò servizio militare nella caserma Piave, a Udine, probabilmente per l’addestramento in vista della partenza verso l’Africa. Imbarcato sulla “nave trasporto infermi” Urania, a Napoli, viaggiò verso la Somalia, sbarcando probabilmente a Mogadiscio nel 1936. Appartenente al Corpo automobilistico, lavorò alla manutenzione degli automezzi e veicoli militari utilizzati nella colonia. Fu congedato nel settembre 1937. Nel 1938 si trovava nuovamente in Somalia, presumibilmente ancora arruolato nel Corpo automobilistico. Non è stata riscontrata la data del rientro in Italia.
Nel 1949 si trasferì da Mestre (VE) a Rovereto, dove visse fino alla morte avvenuta il 4 gennaio 2001. Nel 1950 si sposò con Campadello Maria (nata il 4 giugno 1917 a Mestrino (PD)); probabilmente la coppia non ebbe figli. Fu di professione autista-operaio come compare su un cartellino individuale.

Storia archivistica

Il fondo è stato versato dallo stesso Umberto Casarin, nel luglio 1991.
Le fotografie sono state scansionate e catalogate in occasione del progetto “Decolonizing Colonial Heritage. Fondi fotografici sul colonialismo italiano tra la fine del XIX secolo e il secondo conflitto mondiale”, elaborato dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e dalla Fondazione Museo Storico del Trentino con sede a Trento e finanziato dalla Fondazione Caritro per gli anni 2022 – 2024, a cura di Sara Maffei, le schede relative al fondo e al soggetto produttore sono state realizzate da Sabina Tovazzi, entrambe con il coordinamento dell’archivista del Museo, dott. Nicola Fontana, archivista del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto.

Bibliografia

FONTANA N., Censimento dei fondi fotografici coloniali del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, in Annali, Museo Storico Italiano della Guerra n. 31/2023, p. 159 – 160

Inventario